martedì 21 ottobre 2014

Decisioni, idee, libri, gabbie e protagonisti immaginari.. reali...

C'è stato un periodo di letargo molto lungo. Adesso, ora, oggi è stato spazzato via. Era necessario? Sì. Era voluto? Sì. Era pensato? No. Il tempismo non è mai stato il mio forte. Se a questo aggiungiamo una sana dose di pessimismo e una "piccola" dose di fato avverso ecco che arriviamo alla situazione attuale. Certo è che se è vero che "Homo faber ipsiae fortunae" io sono stata proprio una str... Ma solo con me stessa. Ho lasciato che persone e avvenimenti condizionassero la mia vita. Succede da quando ho compiuto 16 anni. Ne ho 32. Questo vuol dire che ho passato metà della mia vita chiusa in una gabbia sapientemente costruita dalle mie manine. Adesso che tutto sembra essere sbagliato questo salto nel buio compiuto può portare a due cose: la gloria o la sconfitta. In tutti e due i casi io sola sarò la responsabile. Stasera ho inviato il mio manoscritto ad un agente letterario (sì, dovete incrociare le dita per me). Ha voluto anche una breve sinossi degli prossimi capitoli (Alter Ego è il primo di una trilogia). Ho descritto la protagonista del secondo libro come una combattente, una ragazza che va contro la sua famiglia per i suoi ideali. Allora mi sono chiesta: perchè le protagoniste dei miei libri sono donne forti, combattive, passionali e io invece non faccio altro che ingoiare? Possibile che stia scrivendo di quello che vorrei essere? Sì. Talmente semplice che rasenta la stupidità. Non è stata una vera e propria rivelazione. Ho ripescato sul telefonino una foto di 16 anni fa e ho pianto. La ragazza della foto aveva lo sguardo fiero e sicuro. C'è, lo so, la sento. Mi sta graffiando l'anima. Vuole venire fuori e distruggere una volta per tutte la gabbia.

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