mercoledì 21 gennaio 2015

Probabilmente se esiste un Dio gli uomini sono riusciti a corrompere anche la sua essenza

Non so che titolo dare a questo post. Probabilmente verrà fuori alla fine. In ogni caso voglio raccontarvi un fatto che mi è accaduto questa mattina: come sempre, ligia al mio dovere di pendolare, salgo sul treno per andare al lavoro. La stazione dopo la mia sale un signore (non so di quale nazionalità) che, dopo essersi seduto di fianco a me, apre un libricino e inizia a pregare. Era musulmano. Sapete cosa mi è successo? Ho avuto paura: il mio primo pensiero è stato "non è che prega prima di farsi saltare?". Il secondo pensiero è stato "ma cosa sto dicendo?". Mi sono fatta un po' schifo da sola. Così ho iniziato a riflettere e sono giunta ad alcune considerazioni. In primo luogo nel difendere la loro fede i terroristi non si rendono conto che l'unica cosa che ottengono è ODIO verso chi professa la loro stessa fede e PAURA negli altri; ammettendo che spargere terrore sia quello che vogliono non capisco cosa ottengano dall'odio che nasce verso i musulmani in generale. Secondariamente: è giusto informare di ciò che accade ma vogliamo approfondire un po'? I giornalisti ci propinano servizi con dati reperibili ovunque, con immagini di cadaveri e con interviste ai soliti cittadini pseudo-fascisti/destroidi che inneggiano all'odio indiscriminato verso tutti. Andare dentro la notizia? Scavare più a fondo? Certo è che niente giustifica ammazzare delle persone innocenti, ma fare del vero giornalismo, con delle vere inchieste e cercare di arrivare al punto della questione non sarebbe preferibile? In terza battuta il Papa qualche giorno fa ha detto che se offendi la mamma ti arriva un pugno: ALT. Non dico che sia un'incitazione alla violenza ma non sarebbe stato preferibile un qualcosa del tipo "se offendi mia madre, ti chiedo il perchè, cerco di spiegarti perchè è sbagliato e cerchiamo di chiarirci"? Con gli integralisti non si riesce a parlare perchè non ascoltano? Perfetto: A CASA! Partendo dal presupposto che ci siamo musulmani "buoni" e musulmani "cattivi" perchè non facciamo più controlli? Perchè quelli noti a chi di dovere continuano a rimanere nei nostri paesi? Perchè non li rimpatriano? Molti dicono che siccome nei loro paesi non puoi portare croci o altri simboli religiosi, non puoi pregare nè costruiscono chiese, anche noi non dovremmo permetterlo. Sbagliato: se rispetti le regole, se non delinqui, se rispetti e compi i tuoi doveri siccome NOI siamo in una democrazia ti lascio libero di professare la tua religione. Dovremmo cercare di avvicinare le persone normali ai nostri costumi SENZA dimenticarci i nostri. Premetto che per me la scuola è LAICA perciò qualsiasi simbolo religioso dovrebbe essere tolto non capisco perchè dovrebbero essere tolti per non offendere chi la pensa in maniera diversa (religiosamente parlando). Di questo passo non festeggeremo più Natale, Pasqua etc... In Inghilterra hanno tolto dai libri di testo Peppa Pig! Tralascio il discorso di come ci sia riuscita a finire... Sono stanca di vivere nell'odio e nella paura, cercherò di non fare di tutta l'erba un fascio e cercherò di capire. L'intolleranza e il razzismo sono frutto dell'ignoranza e io non voglio esserlo. Perciò ho deciso che studierò il Corano, per cercare di capire. Non mi fido più di chi cita passi per denigrare la religione o di chi dice che è la religione della pace. Voglio sapere io cosa pensare e non farmi influenzare. Un altro pensiero è stato questo: per quanto ne sappia io in tutte le religioni se ti va bene è stato Dio ad aiutarti, se è andata male colpa tua. No. Scusate ma non ha senso. Parlando della religione cattolica che è quella che conosco un po' di più: se si afferma che Dio ci ha dato il libero arbitrio e che quindi fame, malattie, morti, guerre non sono volute da Lui ma dalle nostre scelte sbagliate, allora se io ottengo qualcosa di positivo è merito MIO e basta. Anche su Facebook tutti quei post di persone che affermano sei riuscito perchè Dio ti ha aiutato mi fanno venire proprio il nervoso. Io mi assumo la responsabilità dei miei errori e sempre IO mi prendo il merito dei miei successi. Se il libero arbitrio vale quando sbaglio, a maggior ragione dovrebbe valere quando faccio la cosa giusta. Non so se credere o meno, ho parecchi dubbi in proposito. Si può credere a un Dio che vede i suoi figli morire, sbagliare, uccidersi l'un l'altro, soffrire e non fa nulla? Dicono che avere fede è un regalo di Dio. Anche questo se ci pensate è aberrante: perchè ad alcuni sì e ad altri no? Qual'è il criterio? Chi ha letto il mio primo libro sa che affronto, se pur in maniera più leggera, il concetto di divinità e di libero arbitrio e sà che chi ha sbagliato si assume le proprie responsabilità. Forse ho troppo umanizzato il concetto di divino ma è così che la penso. Probabilmente se esiste un Dio gli uomini sono riusciti a corrompere anche la sua essenza. Ci sono molti "perchè" in questo post e sono voluti: vediamo se riesco a rispondere a qualche domanda...

mercoledì 14 gennaio 2015

Recensione ad "Alter Ego"

andate a curiosare la recensione e attendete con ansia il seguito!!! http://www.romanticamentefantasy.it/recensione-alter-ego-chiara-babocci-gentili/

martedì 6 gennaio 2015

L'angelo Guerriero - Gena Showalter

Amo quest'autrice. L'ho scoperta quasi per caso iniziando con la serie di Atlantide e ho continuato con la saga dei Signori degli Inferi. Mi piace lo stile e il fatto che in tutte le storie non ci sia mai nulla di ripetitivo. Le scene hot sono descritte con grazia, Gena non cade mai nel volgare e non è da tutti. Questo libro però mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca: perchè accada qualcosa dobbiamo aspettare gli ultimi 3 capitoli. I restanti sono un tira e molla tra la passione e il senso di colpa. La protagonista a tratti è insulsa e ridicola. Mi sarebbe piaciuto che la parte di Malefico fosse più approfondita, più ricca di patos; invece liquida tutto in due pagine. In generale ho trovato il libro gradevole ma rispetto agli altri ho fatto parecchio fatica a leggerlo. Spero che per i prossimi l'autrice ritorni allo stile dei libri precedenti.