lunedì 27 luglio 2015

Autrici vs lettrici, lettrici vs lettrici, autrici vs autrici: :

Sono stata per molto tempo indecisa se scrivere questo post o meno e alla fine ho deciso di farlo.
Non molto tempo fa ho partecipato alla discussione di una scrittrice in merito a una recensione fatta ad un suo libro. La lettrice senza offendere e senza denigrare, ma anzi lodando la scrittrice esprimeva la sua opinione sull'ultima opera che non le era piaciuta ed esprimeva il dubbio che forse l'autrice poteva essersi stancata dei suoi personaggi. Apriti cielo: le fan sono inveite, alcune suggerendo spedizioni punitive, alcune  offendendo lei e i suoi personalissimi gusti. Io mi sono permessa di dire che la ragazza in questione aveva semplicemente espresso la sua opinione e che l'unico sbaglio (se così si può chiamare) era quello di aver frainteso chi fosse il protagonista della copertina.
Sinceramente questa discussione mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Non posso definirmi una scrittrice completa: la gavetta da fare è molta e io sono proprio all'inizio. I miei libri per il momento hanno avuto sempre recensioni positive ma non sono mancate le critiche: cosa ho fatto allora? Le ho lette attentamente e ho riconosciuto nel caso le mie mancanze. Solo una volta ho risposto per le rime: quando mi sono sentita dire che un urban fantasy ambientato in Italia fa schifo: in primo luogo perchè non ha senso un'affermazione simile, in secondo luogo perchè il mio libro non è ambientato in Italia, ergo il recensore non aveva letto il libro.
La questione però è un'altra: se un giorno dovessi diventare famosa vorrei avere fan così? No. Perchè se da un lato è bello vedere la passione con la quale difendono un proprio idolo dall'altra è allarmante l'accanimento contro chi nemmeno conoscono solo perchè a questa persona non è piaciuto il libro. Ci vuole moderazione e senso in tutto. Se la recensione fosse stata offensiva avrei anche potuto capire ma così no.
La conseguenza di questi atteggiamenti è che  nei vari forum e blog ci sono post di lettrici che dicono di aver "paura" di scrivere recensioni negative a chiunque perchè temono di essere linciate via web.
A me è capitato circa un anno fa: lessi l'ultimo libro di un'autrice italiana che semplicemente adoravo. Non mi piacque per niente. Lo scrissi spiegando punto per punto le mie motivazioni. Il risultato fu che fui messa alla berlina dall'autrice e dalle fan. Non ho più comprato nessun libro di questa scrittrice. So che non campa grazie a me ma mi è talmente scaduta come persona che potrebbe scrivere la nuova Divina Commedia e non riuscirei a leggerla.
Andando avanti scopri che ci sono veri e propri complotti che nemmeno i carbonari ai tempi d'oro: messaggi di compravendita di voti o di promesse di affossamenti delle rivali.

Scrivere è un'arte:l'arte non contempla bassezze simili.
Scrivere è amore: l'amore non contempla la guerra.

Perciò promemoria per me:

RICORDATI SEMPRE DEL PERCHE' SCRIVI, RICORDATI DEL PERCHE' HAI INIZIATO, RICORDATI CHI SEI, RICORDATI COSA VUOI CHE ARRIVI AGLI ALTRI.

Scrivere è un dono: i doni non contemplano la meschinità.