Recensioni

50 Sfumature di grigio: il film

La scorsa settimana ho ordinato su Amazon il DVD edizione speciale di 50 Sfumature. Oggi mi sono detta: "e se non ne valesse la pena?". Così ho disdetto l'ordine e l'ho noleggiato su ITunes, ripromettendomi che se mi fosse piaciuto l'avrei acquistato. Non lo comprerò. Appena terminata la visione la prima "parola" che mi è venuta in mente è stata un sonoro BOH. Non mi ha entusiasmato, non mi ha completamente deluso; mi ha lasciato più che altro perplessa. A parte il discorso principe per cui un libro è sempre meglio del relativo film alcune scelte mi hanno lasciato dubbiosa. Hanno spostato alcune scene nel nuovo appartamento di Ana a Seattle quando nel libro sono accadute nell'appartamento dell'università. Lei sottolinea più volte il fatto di chiamarla Anastacia, nel libro si fa chiamare Ana. Lui che le confida il suo passato mentre lei dorme, mai successo nel libro; e non ha proprio senso. Quando lui va nel negozio dove lei lavora: pietosa, veramente pietosa. La scena della cena a casa dei genitori di Grey: completamente diversa! Idem per quando discutono del contratto. Lui nel libro usa il Blackberry, non l'Iphone. IO SCOPO, FORTE... non si può sentire! PERCHE' DENTRO HO 50 SFUMATURE DI PERVERSIONE? non era così la frase. Altre piccole incongruenze che potrebbero avere poco peso se i due protagonisti lavorassero bene. Per prima cosa insieme non funzionano, per niente: insieme sono rigidi e non trasmettono passione o eccitazione. Prendiamoli singolarmente: lei dovrebbe avere 21 anni: quando la riprendono da vicino è evidente che così non è. Non dico che non sia espressiva ma nel libro quando mai Anastacia ride mentre Gray le fa tutte quelle cose? Nel film, i suoi, non mi sono proprio parsi risolini di imbarazzo: sembra quasi che lui le stia facendo il solletico. Ana era sciatta ma bella, lei sembra la brutta copia di suo padre. Lui: espressivo come Stallone dopo l'ultimo tiraggio, mi ha fatto eccitare come Peppa Pig. Di fisico mi aspettavo di meglio: Gray nel libro viene descritto come slanciato, lui mi pare un po' tozzo; con i famosi jeans non rende assolutamente. Soprattutto due scene sono state pessime, anzi tre: quando allontana Josè, quando supplica Ana di dire di sì e quando la punisce prima che lei se ne vada. In quella con Josè è proprio la scena ad essere girata malissimo, troppo veloce, le espressioni dei protagonisti non si vedono (oddio magari è voluto visto il cast); anche quando chiede ad Ana di dire di sì troppo veloce, veramente una sfumatura; la scena della punizione poi sembra più che altro che sia tornato da una corsa: è sudato e ansima ma espressione tipo bradipo addormentato. Le famose 50 sfumature se le sono fumate. Tornando al film nel suo complesso: non capisco perchè l'abbiano vietato ai minori di 18 anni, sinceramente ho visto scene molto più hard nella serie "I Borgia" per non parlare dei famosi gladiatori di "Spartacus". Hanno tagliato parti fondamentali, ad esempio quando lei piange dopo che lui se ne va la prima volta che la sculaccia, per inserire scene che nel libro proprio non ci sono come la passeggiata nei boschi. La governate di Gray (non ricordo il nome) non appare proprio. Taylor si vede pochissimo. Per non parlare del lavoro di Ana! Direi che è proprio fondamentale far vedere che lei inizia a lavorare!!! Mi domando se il regista abbia letto gli altri due libri. Il film mi ha fatto tenerezza e un po' mi ha annoiato. Lui è insicuro, Gray non è così: almeno non nel primo libro. La scena della cena è stata troppo tagliata o per meglio dire poco sviluppata. La prima volta che fanno l'amore c'è anche il gioco del rapporto orale che qui è stato censurato totalmente. "Molte prime volte" mai sentita questa frase nel film. "Il nostro scopo è il piacere" idem. Insomma: perplessa e delusa. Vedrò gli altri due? Sì, voglio vedere come va a finire. Andrò a vederli al cinema? No. Acquisterò i DVD? No. Ecco: oggi ho rivisto anche "La Bella e la Bestia" della Disney: vi ricordate il bacio finale? Ho trovato molta più passione in quello che in ogni singola scena erotica del film. La trilogia mi è piaciuta molto: senza far polemica con i pseudo intellettuali che senza nemmeno averlo letto (ma ne siamo sicuri?) l'hanno criticato più che altro offendendo quelli a cui era piaciuto. Diciamo anche che la mia fantasia ha sempre galoppato e che quindi nella mia testa anche le scene erano perfette, ma insomma il 90% del film è ceffato, a partire dalla scelta dei due protagonisti. Peccato, veramente.

Il basilico raccolto all'alba - Eugènie Gènin 



INTENSO Ho acquistato questo libro senza leggere le recensioni degli altri utenti, non lo faccio mai, ma con questo in particolare ho deciso di farmi guidare dall'istinto: essendo genovese trapiantata in un altro luogo è stato un po' come un ritorno a casa. Il libro (credo l'opera prima dell'autrice) è scritto molto bene: grammatica e sintassi sono pressapoco perfetti. Alcune scelte linguistiche mi hanno lasciato un po' perplessa: ad esempio il termine "copulato" che non rende il senso della scena e fa cadere nel volgare un erotico di alto livello e di amplio respiro. Chi deciderà di leggere questo romanzo dovrà essere per forza di ampie vedute. La trama su Amazon non rende assolutamente lo sforzo emotivo che l'autrice ha compiuto nello scrivere. Le scene sono ad alto tasso erotico, molto spinte e molto forti ma mai volgari: sarà perchè sono descritte dal punto di vista della protagonista e, di conseguenza, l'anima femminile è sempre presente, sempre. Consiglio la lettura di questo romanzo ma ad un pubblico adulto e consapevole, con un certo bagaglio culturale (alcune citazioni, riportate fedelmente, devono essere seguite da una particolare riflessione da parte del lettore) e di esperienze. Non basta essere maggiorenni per poterlo assaporare e capire. Ho finito di leggero questa mattina ma ho dovuto metabolizzarlo per poterlo recensire. Il finale è aperto, forse l'autrice si è lasciata spazio per un seguito? Se sì spero sia all'altezza del primo, altrimenti è meglio lasciare le cose così. Il libro tira fuori la parte migliore e peggiore di chi lo legge, fa riflettere e a volte fa sperare che certe cose non accadano realmente. Non sono riuscita ad immaginarmi durante tutta la lettura il Professore: la sua figura, anche se protagonista, rimane un po' marginale: credo sia un fatto voluto e devo dire che l'autrice è stata molto brava. Il perno della storia è Doria, la sua crescita, le sue scoperte, la sua femminilità e i suoi sentimenti; il prof. ha innescato una reazione, ha trasformato in realtà ciò che era in potenza, ha sollevato il velo di Maya. Complimenti all'autrice, leggerò sia il seguito se ci sarà, sia altri suoi romanzi.


L'angelo Guerriero - Gena Showalter


Amo quest'autrice. L'ho scoperta quasi per caso iniziando con la serie di Atlantide e ho continuato con la saga dei Signori degli Inferi. Mi piace lo stile e il fatto che in tutte le storie non ci sia mai nulla di ripetitivo. Le scene hot sono descritte con grazia, Gena non cade mai nel volgare e non è da tutti. Questo libro però mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca: perchè accada qualcosa dobbiamo aspettare gli ultimi 3 capitoli. I restanti sono un tira e molla tra la passione e il senso di colpa. La protagonista a tratti è insulsa e ridicola. Mi sarebbe piaciuto che la parte di Malefico fosse più approfondita, più ricca di patos; invece liquida tutto in due pagine. In generale ho trovato il libro gradevole ma rispetto agli altri ho fatto parecchio fatica a leggerlo. Spero che per i prossimi l'autrice ritorni allo stile dei libri precedenti.


Alina - Autobiografia di una schiava di Giovanni Garufi Bozza


Piccolo pensiero su questo libro, finito di leggere da poco:

Grazie all'autore che scrive magnificamente di un tema così delicato e dimenticato. Descrive scene tragiche, sofferenze inaudite con una grazia tale che anche le scene più crude ti fanno andare avanti. Un libro denuncia che da riflettere e fa venir voglia di fare qualcosa. Ho pianto insieme ad Alina, ero arrabbiata e confusa come lei. L'empatia dell'autore è formidabile, considerando che si tratta di un uomo.
Complimenti. Lo consiglio a tutti, specie a chi si gira dall'altra parte.

Questo libro mi ha provocato le stesse emozioni di "11 minuti" di Coehlo, storia che adoro. Ho veramente versato lacrime mentre leggevo, mi sono incazzata insieme alla protagonista, ero schifata come lei, impaurita e confusa. Pensare che certe cose capitano puntualmente tutti i giorni sotto i nostri occhi. Sapere che tutti i giorni ci voltiamo dall'altra parte... un po' mi sono vergognata.

Non c'è bisogno di "stomaci forti" per leggere il romanzo: c'è bisogno di voler aprire gli occhi.



I misteri di Chalk Hill di Susanne Gona


Ieri ho iniziato è terminato questo libro. È il primo che leggo dell'autrice e l'ho semplicemente adorato.
Lo stile è accattivante, i dialoghi incalzanti, le descrizioni essenziali. L'atmosfera gotica e romantica richiama alla mente romanzi come "Jane Eyre" e "Collegio femminile" o ancora "Il castello di Otranto". Suspance e colpi di scena non mancano. La storia d'amore, lasciata sullo sfondo, riesce a catturare il cuore e a far sognare come "Emma" e "Orgoglio e pregiudizio". 
Consigliati stimo per chi volesse perdersi nelle atmosfere gotiche della campagna inglese di fine 800. 





LE OMBRE J.R.WARD

596 pagine.
Arrivato lunedì pomeriggio, finito mercoledì sera: perfetto.
Il libro parte lento, l'autrice si sofferma su particolari, sulle persone, sulle sensazioni. Si intuisce che qualcosa andrà male. Che il lieto fine ci sarà ma non sarà completo ma, comunque, si spera fino all'ultimo di aver capito male.
Sono 87 capitoli, ho iniziato a piangere dal 59esimo.
La coppia principale sono Trez e Selena: la loro storia d'amore è vorace, veloce, ti consuma e ti distrugge. Alla fine mi sono posta la stessa domanda di Rhage: perché loro non sono stati "graziati"? Perché hanno dovuto subire un dolore così forte? Ma non c'è una risposta a questa domanda. Il pathos è presente in tutto il libro e nei momenti topici raggiunge la perfezione. La Ward ha la capacità di scrivere come se lei per prima avesse passato tutto quel dolore, come se l'avesse provato sulla sua stessa pelle. Ho amato questa coppia, soprattutto la forza di Selena: donna innamorata e condannata che fino all'ultimo non si da per vinta.
Mi sono piaciuti molto anche iAm e la Principessa ma sono contenta che non abbiano avuto un intero libro a loro dedicato: come coppia forse sarebbero troppo deboli.
Torniamo a Rhage: cosa sta succedendo al nostro cucciolo? Sappiamo che è di prossima uscita un libro su di lui ma sinceramente sono molto preoccupata. Questo malessere, questi attacchi di panico non mi piacciono per nulla. Sarà malato? Capiterà qualcosa a Mary? Possiamo solo sperare che anche in Italia il libro esca presto. Layla e Xcor?! Ok, è un Bastardo ma inizio a essere innamorata di lui, vorrei solo che Layla fosse più decisa: non mi piace molto ma non mi è mai piaciuta particolarmente. Throe spero sprofondi nelle viscere della terra: traditore due volte.
L'introduzione di nuovi personaggi mette molta carne al fuoco ma la Ward è brava a destreggiarsi tra i vari fili delle sue trame.
Ora veniamo alle note dolenti: la traduzione: pronomi personali sbagliati, maschi che diventano femmine e viceversa, parole tradotte con termini sbagliati (e sì che alla fine di ogni libro c'è il glossario). So che era stato scritto alla Rizzoli per correggere le storpiature della traduzione Mondolibri ma sembra che il suggerimento sia stato bellamente ignorato. Peccato perché rovinare un passaggio o una frase per la traduzione è un errore non perdonabile a una casa editrice importante e che si fa pagare un libro 18,00 €.
Vale la pena comprarlo? Assolutamente sì!!! Quando arriverete alla fine avrete voglia di rileggerlo.




 "La luce della notte" di Sherrilyn Kenyon

Ho finito il libro questa mattina, la delusione è cocente. L'ho aspettato parecchio e arrivata alla fine avrei voluto buttarlo via. Soldi sprecati, sul serio. Per le prime 80 pagine non succede assolutamente nulla, il niente assoluto: si parla solo di questo povero sfigato arrabbiato con il mondo perché tradito dalla sua famiglia (sveglia! Non sarai il primo, non sarai l'ultimo!). Quando la dea si rivela lui praticamente non batte ciglio; è così normale avere a che fare con Zeus e compagnia bella... Per cinque pagine assistiamo ad una sorta di zuffa tra 3 dei e un mortale che, ovviamente, ha la meglio sul dio. I dialoghi sono di una banalità disarmante, i pensieri dei protagonisti sono luoghi comuni triti e ritriti. Una sorta di pessimismo cosmico permane in tutto il libro. Alla fine, perché per fortuna c'è una fine, quando l'EMO depresso e incazzato dovrebbe scoppiare d'odio e di incredulità fa un'alzata di spalle e finisce tutto. Altra cosa che ha dell'incredibile: i protagonisti si innamorano follemente in un giorno! Hanno battuto qualsiasi record di qualsiasi libro! Cosa ancora più assurda se si pensa all'odio che l'uomo dice di provare nei confronti di tutta l'umanità. La domanda sorge spontanea: perchè scrivere una cosa simile? Non si sa. Mi è pure venuto il dubbio che il libro fosse stato scritto da qualche ghost writer depresso... Il libro non ha senso, è scollegato con il resto della trama e le chicche finali sono una peggio dell'altra.
Nota per la traduttrice: non ho letto la versione originale ma siamo sicuri che l'autrice oltre alla parola "cxxxo" non conosca altri termini per indicare l'organo genitale maschile? Volgare, ripetitiva...
Se, come me, avete letto tutti i libri di questa serie non potete non notare le differenze nella scrittura, nello stile, nella caratterizzazione dei personaggi.
In conclusione: libro inutile e noioso. Assolutamente sconsigliato.

Recensione "Per Turner Castle" di Giovanna Lenzi Tempestini

Mentre mi accingo a scrivere questa recensione scopro che su Amazon il libro non è più disponibile in nessun formato.

Ho acquistato l'ebook perchè la trama mi ispirava: contessa caduta in disgrazia costretta a vendere la magione a uno sconosciuto che le fa una proposta shock. Desidera sposarla non per amore ma per avere una persona affidabile che riporti all'antico splendore Turner Castle. Alla fine però il sentimento sboccia ostacolato solo dalle brutte esperienze di lei e da un vecchio segreto di lui.
Forse non il massimo dell'originalità ma se scritto bene un libro con questa trama può risultare eccellente (I promessi sposi sono un po' i progenitori di queste trame).
Ahimè il libro non ha soddisfatto le mie aspettative. Non solo per errori grossolani come "quando infine la POSSEDESSE con un desiderio misto a furore..." o "più presto del solito"o "fono", per forme dialettali come "e brigato perchè non accadesse..", per termini troppo ricercati come "abbiamo saltato il desinare...", per ripetizioni di espressioni come "fuori programma" ma anche per dialoghi che passano dall'essere troppo pesanti a troppo rapidi e privi di comunicativa.
Nel primo caso la protagonista, Amber, ripete più e più volte il suo stato d'animo o quello che le è capitato alla stessa persona (in particolare al suo amministratore che tra l'altro lo sa perfettamente) nella stessa scena; sembra un disco rotto anche perchè non c'è un' aggiunta di particolari nuovi o di emozioni non ancora espresse. E' sempre la solita minestra e nemmeno tanto bene riscaldata.
Nel secondo caso i dialoghi risultano sbrigativi e privi di comunicativa soprattutto quando a interagire sono i due protagonisti: Amber e Sean. La scrittrice non riesce a rendere l'idea del "detto non detto" perciò i confronti tra i due risultano spesso lasciati a metà. In più Amber ogni tanto sembra isterica: anticipa risposte a domande che non le sono state poste dicendo SEMPRE "prima che tu me lo chieda".
Sean pur essendo il protagonista ha un ruolo talmente marginale che ci si chiede quale sia il suo ruolo nella storia: il personaggio non è per nulla sviluppato. Le sue emozioni, i suoi sentimenti non esistono per tutto il libro ma solo nel frettoloso finale quando dal non volere una famiglia si ritrova innamorato e felice di diventare padre. Non c'è evoluzione, si passa da 0 a 100 in due facciate. Mentre spunti per far crescere il personaggio la scrittrice ne aveva parecchi (ad esempio l'incontro con Rick). L'oscuro segreto poi è al limite dell'assurdo, non sta in piedi per il semplice fatto che anche qui non c'è approfondimento. La Tempestini doveva trovare un segreto meno complesso o sviluppare meglio quello scelto.
In sostanza: l'idea era molto buona ma sembra che l'autrice si sia un po' persa per strada: un romanzo così richiede tempo e "fatica". In alcuni punti invece sembra che si tratti di un racconto breve modificato dopo averlo scritto.
Un peccato perchè con qualche accorgimento e con una rilettura pre pubblicazione il libro avrebbe incontrato sicuramente il favore dei lettori.

Le conseguenze dell'odio: Elizabeth George

Trama: nuovo caso per l'ispettore Lynley e il sergente Heavers. Un tranquillo paese della campagna inglese scosso da una morte improvvisa (e sospetta) e da un tentato omicidio. Nkata e Heavers su un fronte e l'ispettore dall'altro si troveranno di fronte a un caso più intricato di quanto si aspettassero. Varrà la pena scavare fino in fondo? Bugie, tradimenti e insospettabili movimenti per questo nuovo affascinante caso.

Cosa fa di una giallista una GRANDE giallista? Coinvolgere il lettore in modo così totale da inserire il primo colpo di scena dopo 160 pagine e non annoiarlo. Amo la George: ho letto tutti i suoi libri e questo non mi ha deluso.
La meticolosità, la precisione con cui la scrittrice dissemina sin dall'inizio indizi a vantaggio del lettore riuscendo a non togliere nulla al finale è, per me, affascinante.
Alcuni libri gialli hanno una trama talmente scontata che dopo pochi capitoli si capisce chi,come, perchè, quando e dove. Altri sono così complicati che la trama ne risente e la storia diventa incomprensibile. Con la George nulla di ciò accade. All'eleganza della scrittura si affianca una trama complessa ma scritta in maniera tale da risultare lineare. I personaggi più semplici assumono sfaccettature inaspettate che spingono il lettore a mettersi alla scrivania per risolvere il caso. Ecco: quando leggi i libri della George ti viene voglia di prendere penna e taccuino e giocare all'investigatore. Quando leggi dei sentimenti dei personaggi li provi con loro. Quando Lynley e la Heavers investigano hai voglia di essere lì con loro.
Leggete tutti i libri, in rigoroso ordine (rischiate spoiler altrimenti).

5,10, 1000 stelline!

1 commento:

  1. Recensione: Tre brevi storie con delitto di Antonella Sacco

    Recensioni

    Chi segue il mio blog sa che ho già recensito e letto questa autrice. Io sono semplicemente innamorata della forma mentis della Sacco. Non so a cosa pensi quando si accinge a scrivere; me la immagino con un lapis in mano una tazza di caffè nell'altra intenta a guardare la pioggia che bagna la finestra. Penso chiuda gli occhi e si lasci trasportare da ciò che vive in quel momento; questa sua freschezza non toglie nulla allo stile pulito della scrittura.
    I racconti sono a volte ironici, altre volte inquietanti, tristi.
    Credo sia superfluo dire che consiglio il libro a tutti.

    Buona lettura!

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